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Il castello di Erec nel Galles del sud
Del castello di Swansea abbiamo poche notizie, le prime del 1106 e si hanno notizie di un assalto che distrusse parte del castello nel 1116. Non si hanno più notizie fino al 1217 quando viene preso da Enrico III d’Inghilterra, figlio di Giovanni Senzaterra. Del castello rimane oggi un rudere con ancora una torre distrutta, che fa pensare ad un passato glorioso in cui intorno al castello vi fossero ampie pianure, oggi invece è circondato e nascosto da palazzoni, sembra quasi costruito apposta per fare pubblicità, ma in vero è un castello storico di cui conserviamo qualche immagine che ne mostra anche l’evoluzione nel corso dei secoli dal XII al XVIII.
Figura 1 – Il castello di Swansea nel XVIII secolo, da un disegno dell’epoca. Si può vedere come fosse anche molto grande, circondato dalle case diversamente da come doveva essere nel medioevo.
Figura 2 – Lato nordovest del castello
Figura 3 – Vista laterale lato nord, si può vedere una torre circolare spaccata in senso orizzontale e le mura cadute ad altezza della stessa. In tal modo si scopre una possibile corte interna con un portico alto ed interno di cui rimangono solo gli archi in sasso.
Figura 4 – Fotografia scattata probabilmente successivamente a quelle precedenti in cui si vede una maggiore cura del luogo che accoglie i ruderi, con installazione di flora locale che nel corso del tempo ha anche occupato l’interno della rocca medievale.
Figura 5 – Ultima immagine del lato nord che mostra la probabile torre principale, circolare, ormai distrutta.
Figura 6 – Fotografia del castello dal lato sudovest dove si può ammirare quella che doveva essere la facciata più bella, ove si trova oggi la serie di archi che dovevano probabilmente appartenere ad una sorta di portico con veduta sul territorio circostante e sulla città. La datazione è anteriore al 1106 poiché le finestre sono più romaniche che gotiche, anche se nel periodo gotico devono essere state rimaneggiate. Il castello oggi è anche aperto al pubblico.
Figura 7 – Interno del castello, sono visibili strutture con archi tardo-romanici in sasso che permettono l’ingresso nelle ambientazioni più interne.
Figura 8 – Struttura interna, visibile quello che doveva essere una struttura interna chiusa a cui oggi manca completamente il tetto.
Figura 9 – la struttura interna del castello, si tratta della stessa ripresa di prima, ma che mostra meglio quella che poteva essere la stanza originale.
Figura 10 – La corte interna che abbiamo visto all’inizio dalla prima parete di mura della stanza senza tetto. Doveva essere probabilmente una stanza con scopo non abitativo non essendo rimaste tracce di canne fumarie e camini.
Figura 11 – Immagine interna del porticato visibile anche dall’esterno, la presenza di asce di legno in senso perpendicolare al muro conferma l’ipotesi fatta prima, circa l’uso di questo punto come camminamento o portico del quale però resta solo il muro portante esterno.
Il castello è stato riaperto al pubblico dopo ben 40 anni di lavori, tra cui anche scavi archeologici che hanno riportato in vita alcuni segreti del castello stesso. Su facebook abbiamo trovato alcune interessanti immagini del castello durante gli scavi archeologici tra cui due viste dall’alto che mostrano quasi tutta la pianta del castello. I lavori sono abbastanza recenti, le foto risalgono allo scorso anno, quelle degli scavi, intendo.
Figura 12 – Il castello visto dall’alto, stanza senza tetto di cui si parlava prima. Da notare la torre circolare tagliata trasversalmente con evidente scaletta a chiocciola che sale. La scala a chiocciola gira in senso antiorario, il che fa presumere uno scopo difensivo della struttura originaria. Inoltre è possibile anche vedere sulla destra, in alto un camminamento con pavimentazione piuttosto recente, rispetto al periodo della costruzione dell’edificio.
Oltre a permettere una migliore comprensione dell’uso e della storia del castello stesso, gli scavi hanno riportato alla luce ambienti mai pensati, ambientazioni anche chiuse se pur grandi ma poco luminose oltre ad un probabile pozzo/tunnel interno il cui uso è ancora sconosciuto. Il castello è stato rimaneggiato nel corso dei secoli, come detto anche in precedenza, nel XIX secolo fu usato come magazzino, come prigioni e municipio, quest’ultima funzione è probabilmente del XX secolo. Sebbene Chretien de Troyes non abbia definito nel suo romanzo “Erec et Enide” il luogo preciso, probabilmente perchè non vi era mai stato, ha comunque dato chiare indicazioni che hanno permesso l’individuazione di quello che doveva essere il luogo del regno di Lac, anche se il re ovviamente non è reale ma frutto della fantasia dell’autore.
Fonti
Per vedere le foto degli scavi vai al sito:
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