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Nascono le banche e i primissimi sistemi di credito

Molti dei commercianti o mercanti predetti che iniziarono anche a gestire il traffico di denaro finirono col fare solo ed esclusivamente quello. Cominciò quindi a crearsi una sorta di spaccatura e asprezza tra la classe mercantile e quella bancaria poiché entrambe svolgevano in parte lo stesso lavoro. La parola “banca” deriva dal “banco” presso e sul quale il prestatore di denaro lavorava. I banchieri però non erano solo esclusivamente prestatori di denaro, erano anche custodi di beni particolarmente preziosi (i beni venivano custoditi e nascosti in stanze o bauli, le odierne “cassette di sicurezza”, all’epoca funzionava un po’ diversamente da oggi perché l’accesso a queste ultime era riservato solo al custode). Divennero essi anche cambiavalute, ma era un caso difficile, era infatti più facile che questo compito venisse svolto dai mercanti che avevano continuamente a che fare con scambi di denaro e merce contemporaneamente. I banchieri arrivarono col tempo a firmare le prime lettere di credito che li impegnavano a pagare somme per conto di chi le portava (in pratica gli odierni assegni). Le prime banche intese in senso moderno nacquero solo verso la fine del Medioevo, nel 1400. Nel 1406, a Genova, nasceva il Banco di San Giorgio, nel 1473 la Rolo Banca (esistente tutt’oggi). Banchieri particolari: i Templari Non citarli sarebbe un peccato perché quest’ordine in quanto ad attività bancaria ha lasciato nella storia del Medioevo in Occidente, un’impronta particolare. Nato in seno al bisogno di proteggere la via dei pellegrini per la Terra Santa mutarono in ordine militare vero e proprio (fornivano la maggior parte delle truppe durante le crociate) e dall’iniziale scelta di povertà finirono col diventare un ordine ricchissimo (i sovrani che grazie a loro avevano realizzato delle vittorie in battaglia li ricoprivano di doni) e al culmine della loro potenza divennero anche banchieri perché come tali custodivano per i potenti e prestavano anche denaro a quest’ultimi. Ci s’è chiesto più volte perché nel loro caso non fu sollevata l’accusa di usura, probabilmente perché erano anche un ordine monastico e forse perché grazie alla loro attività e al loro contributo in guerra la Chiesa tra i primi ci aveva guadagnato. L’accusa di usura dalla Chiesa finì col cadere perché in generale il fenomeno di prestito su interesse era esteso a livello globale. L’attività bancaria di quest’ordine ne rappresentò però la rovina perché nel 1314 l’ordine venne eliminato e la sua ricchezza andò a riempire le casse della Francia e a sanare, ma solo in parte, il forte deficit. Coloro che riuscirono a sfuggire allo sterminio di massa e agli arresti portarono con sé beni dell’ordine e costituirono altri ordini simili una volta che l’ordine fu reso illecito anche dal papa. Si può dire che nell’Europa della seconda età feudale, quest’ordine rappresentò a fianco dei mercanti e dei banchieri, un forte contributo economico.

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