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Sassatella

Facente parte del comune di Frassinoro e localizzata ad un’altitudine di 797 m s.l.m. Sono segnalate come provenienti da Sassatella due lucerne fittili romane, entrambe con beccuccio a canale e corpo sferico, che furono consegnate nella seconda metà del secolo scorso al Museo Civico Archeologico di Modena. Vi erano impressi i seguenti marchi di fabbrica: Communis e Festi, che rappresentano le firme di due produttori cisalpini, attivi tra la metà del I secolo e metà circa del II secolo d.C. Nella medesima località furono trovate anche, in altre circostante, due monete di bronzo romane, una sicuramente di Domiziano e l’altra di Traiano, ma mal riconoscibili a causa dell’usura e dell’intensa ossidazione. Si tratta di due dupondii, moneta che in età alto imperiale rappresentava il denaro circolante più diffuso. Non si hanno dati più precisi per mettere in relazione i due ritrovamenti anche se, soprattutto in presenza di questo tipo di monete, sta a testimoniare una frequentazione della località, almeno come luogo di transito appenninico, a partire dalla seconda metà del I sec. d.C. Non ci sono notizie certe di insediamenti prima del 1173, anno della prima dedizione delle Terre della Badia al Comune di Modena. Possesso dunque di Frassinoro, dipendente dalla Corte di Medola, acquista dignità comunale nel 1205, quando a Sassadella, giurano fedeltà a Modena 13 uomini. […]

Sassolato di Sassatella

Tra i comuni dell’Abbadia che sottoscrivono la dedizione del 1200 al comune di Modena, compare anche Sassolato, staccatosi probabilmente allora da Medola, nella cui corte doveva essere compreso, per Sassolato giurano, in quell’anno, un console e 13 capifamiglia.

Il castello che ivi sorgeva divenne distrutto da una frana in uno degli anni 1243-1248, ma dovette essere ricostruito, anche perché al centro delle alterne vicende che caratterizzano le Terre della Badia nel XIV secolo, fino alla definitiva conquista da parte dei Montecuccoli.

La chiesa, intitolata a Sam Michele Arcangelo, era attestata già nell’elenco delle decime modenesi del XIII secolo, dipendeva ancora nella seconda metà del XV secolo dalla Pieve di Rubbiano. Il villaggio tra Frassinoro e Sassatella, in posizione dominante la Valle del Dragone, identificabile con Sassolare, è scomparso ed attualmente rimane solo la base di una muratura in sasso. Secondo informazioni locali, durante scassi di terreni si sarebbero trovati in loco scheletri e reperti antichi.

Fonti

  • AA.VV. Insediamento storico e beni culturali alta Valle del Secchia. Modena: Cooptip - Modena, 1981.

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