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Scene di vita medievale, il quotidiano. Le feste e le rievocazioni e la vera vita quotidiana nel Medioevo. Una critica alle feste medievali.

Una delle cose che non viene mai e poi mai mostrata alle feste medievali è la vita quotidiana, già, come sarebbe un borgo, un comune se per un giorno, una settimana le lancette del tempo tornassero indietro nel tempo davvero e non per finta? Ah ma un conto è dirlo e un altro farlo, mandare indietro il tempo è un vero e proprio investimento che però alla gente interesserebbe. Passare dal XXI al XI secolo, uno scherzo, c’è solo quella X in più che fa la differenza. Il vero problema però credo stia nel fatto che anche i comuni delle zone montane, almeno da quanto ho potuto vedere le ultime volte che sono stata su in montagna, è che a parte castelli e case ristrutturate in stile rurale, il resto è tutto cemento e mattoni rivestiti di un grigio intonaco moderno. Uno dei problemi maggiori quindi starebbe nel fatto che ci si trova davanti a case e chiese metà antiche e metà moderne, anche se da quanto ho potuto vedere molte case moderne sono in stile rurale o rustico con sasso e legna. Se il problema principale fosse solo questo sarebbe sufficiente spostare una rievocazione nella zona più antica di un comune come il castello. Il bello è proprio questo: non è solo qui il vero problema. Il problema temo sia una questione più economica e politica che non altro perché anche se la gente di un posto, con tutto l’amore che può portare al suo borgo ed al suo comune, nonché alla sua piccola patria tra i monti, si mette lì con stoffe e passamanerie, voglia di cucire e tutto il resto l’organizzazione effettiva di una festa medievale comporta una certa spesa e chi paga? “ e io pago!” diceva Totò, “e io pago!” diranno i comuni o la gente del posto. Inoltre bisogna considerare che anche se il lavoro di cucito dei costumi lo possono fare le donne agli uomini resta il vero lavoro duro, in un certo senso, perché a loro spetta la costruzione e poi il disfacimento delle bancarelle, delle tende e poi non è solo questo, ci sono anche gli ordini e le compagnie medievali da chiamare, qualcuno che ricrei l’illusione di vedere un combattimento, due spade cozzare, le urla, gli sbraiti. Spostare le lancette indietro nel tempo in un certo senso è facile, ma richiede veramente tanto e forse troppo per la società di oggi. A dire il vero nemmeno questo, c’è una questione anche di mentalità e di voglia di rievocare il passato, il passato non torna se non lo si chiama e credo che da parte della gente oggi ci sia anche questo: poca voglia di ricostruire il passato perché sa fatica. Grazie! Ma non pensate che forse sarebbe più bello vedere un fornaio che vi fa vedere come si faceva il pane e che fa vedere di tanto in tanto come si fa una pagnotta e una volta sfornata la offre gratuitamente ai passanti ancora calda e profumata? Magari se sopra quelle fette qualcuno volesse mettere del miele o delle marmellate la cosa attirerebbe ancora più gente e soprattutto i bambini, con quella loro voglia e curiosità, vogliono vedere e vogliono capire e poi vogliono toccare con mano, esplorare, sentire, vivere quelle cose che in fin dei conti sono un tesoro che appartiene anche a loro. In un altro angolo qualcuno potrebbe sforzarsi di far vedere alla gente come si facevano i vestiti, alcune donne potrebbero dividersi le fasi del lavoro. Non si chiama perdita di tempo, si chiama teoria della divisione del lavoro ed è molto efficace in questi casi, una taglia, l’altra fa vedere come si cuciva e l’altra ancora rifinisce i costumi e poi in un altro angolo ancora si potrebbe far vedere la donna che tesse e ancora più in là, diamo posto anche ai maschi, l’armaiolo che foggia una spada e spiega nel mentre come si facevano le armi, ancora più in là qualcuno potrebbe degnarsi di far vedere qualche straccio anche di vita nobile, che non fa male, prima il popolo poi i signori. Ed ecco allora che passa un corteo di gente a cavallo con in testa alcuni soldati, un signore ben vestito col suo bel falcone e i falconieri dietro, magari anche la sua gentildonna e perché no, se venisse data la possibilità ai bambini o anche a chi volesse di far un giro con quei signori ben vestiti per il borgo? Per chi proprio non ha voglia di muoversi e camminare, a piedi o a cavallo ci potrebbe essere la possibilità di un giro in carrozza, che emozione per le cenerentole oppure per i ragazzi un giro in una taverna sarebbe bello, magari una giocata ai dadi come allora. Nella piazza principale, a scelta, ragazzi o uomini vestiti da cavalieri si scontrano improvvisando i colpi rendendo la cosa ancora più emozionante dopo una lunga preparazione per quell’evento durante l’anno. E poi bisognerebbe secondo me, se mancano i luoghi come un castello, si può dare alla gente la possibilità di vedere uno spettacolo teatrale di una scena di vita nobile, un evento particolare con voce narrante o cosa che viene mal rappresentata è la cerimonia di investitura di un cavaliere che non avveniva con il famoso segno della croce sulle spalle del novizio ma con un giuramento di sangue del novizio che poneva le sue mani in quelle del signore e senza troppi paroloni coloriti o teatrali. Ah la gente resterebbe stupita, si ricrederebbe penso. Scende la sera, la gente ha fame ed ecco allora le taverne si aprono all’aperto offrendo un menu economico ma sano in stile medievale e poi ci sono le feste che seguono la cena, delle danze ad esempio, fatte secondo lo stile e con costume, sempre la sera vedremmo non la luce dei lampioni ma di migliaia di fiaccole, i cavalieri girano ancora a cavallo o con la carrozza, magari cambia il percorso, e quando arriva l’ora tarda la gente piano piano si ritira e le bancarelle chiudono per riprendere l’indomani magari riservando ai nuovi visitatori qualche novità.

Queste feste medievali dovrebbero inoltre offrire alla gente la possibilità di venire con un proprio costume, un costume non del 1400 eh! Se la festa è in tema anno 1000 vestitevi come la gente dell’anno 1000!

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