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Le nazioni si affermano

Finite le diverse guerre per l’affermazione dei confini nazionali, le diverse nazioni sembrano aver raggiunto l’apice della loro espansione territoriale. Anche le diverse monarchie sembrano essersi consolidate. In Francia il trono è dei Capetingi, in Inghilterra dal 1066 ha inizio la dinastia dei Plantageneti, in Germania (che sta ancora formandosi) il potere è in mano ad un imperatore eletto da dei principi tedeschi ed è incoronato dal papa, in Italia si afferma lo Stato della Chiesa e il rimanente territorio è diviso in ducati dipendenti dall’Impero e a sud è diventato possedimento normanno.
Anche il potere si consolida nelle mani di queste dinastie, il modello che viene tenuto alla base è quello di Carlo Magno, il vassallaggio però ha ormai appreso il carattere “privato” e quindi il controllo dei vari feudi tende a sfuggire al potere centrale e permette a chi detiene il feudo di poter comportarsi a proprio piacimento, specie con il popolo sotto la propria giurisdizione.
Il decentramento, se così si può definire, aveva finito per diventare una sorta di federazione, ma è da tener presente che all’epoca il concetto di federazione non esisteva, tuttavia il vassallaggio finì con l’assumerne il carattere. Ogni feudo era diventato autonomo e aveva finito per vivere del proprio dovendo dare al potere centrale il necessario. L’autorità che amministrava era un vassallo del re, doveva a questi solo parte dei tributi e la propria fedeltà, appoggio militare e politico. Ecco cos’era diventato il vassallaggio e a dispetto dell’epoca di Carlo Magno aveva finito con l’assumere il carattere ereditario che era stato abolito. Il vincolo di vassallaggio si trasmetteva di padre in figlio per vincolo di sangue. Questo difetto del vassallaggio aveva finito anche col creare guerre tra feudatari e tra privati. Le faide erano state limitate a livello privato per i ceti bassi, ma per le alte caste sociali erano diventate più aspre di prima.
Oggi sarebbe impensabile un decentramento in cui le autonomie locali sono gestite da privati e dove sono questi a fare le leggi, a stabilire i propri poteri e quant’altro, lo stesso varrebbe nel caso di un sistema federale. Questo nel Medioevo accadeva e la libertà delle autorità (vassalli) era smisurata, non c’erano dei limiti posti da una carta costituzionale. Oggi invece, nella maggior parte degli stati odierni, in presenza di una carta costituzionale (esempio l’Italia) i poteri delle autonomie locali o componenti del decentramento sono limitati e ben definiti e in caso di eccessi di potere interviene un tribunale apposito, che per l’Italia è la Corte Costituzionale.

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