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Riccovolto nel Medioevo e nella storia

Nominata per la prima volta in una carta nonantolana del 1065 ed in un documento del 1144, che testimonia come in Arcovolto avesse beni il monastero di Marola, la località viene ricordata nelle dedicazioni delle Terre della Badia al Comune di Modena degli anni 1173, 1197, 1200, 1205 e 1261. Comune dell’Abbadia almeno dal 1197, quando giurano 20 capifamiglia e due consoli, fu unito a quello di Cargedolo nel 1306 per la scarsa popolazione.

La parte alta della valle del Dragone trovava nel castello di Riccovolto l’elemento difensivo più importante, da quando nel corso del XIII secolo, decade il castello di Roncosigifredo. Dopo il dominio della famiglia Montecuccoli dal 1317 al 1429, divenne membro della Posteria di Montefiorino e nel 1446 a Riccovolto fu unita anche la villa di Roncosigifredo ormai disabitata.

Il Tiraboschi attesta nella località un oratorio dedicato a San Biagio, sulla cui facciata sarebbe stato l’anno della sua probabile fondazione:

MCCLXXXX

Cioè 1290, nulla di più rimane, essendo l’attuale oratorio dedicato a San Pietro, di più recente costruzione, se si presta fede alla data riferita dalla facciata dell’ortatorio di San Biagio, si può pensare fosse la chiesa primitiva, senza cura d’anime, non trovandosene menzione negli elenchi bassomedievali delle chiese modenesi. Si sa certamente che una chiesa a Riccovolto, involtata a San Biagio, fu ricostruita verso la fine del Cinquecento e separata al tempo stesso da Frassinoro. Essa si trovava un po’ scostata dal borgo; fra gli abitanti rimane il ricordo di essa, come anche del campanile, che si sarebbe presumibilmente trovato sul promontorio da cui si domina la Valle del Dragone (punto anche strategico in epoca medievale).

Verso la metà del XIX secolo fu costruita l’odierna chiesa parrocchiale in posizione più centrale, nella zona nota anche come Braglie. Interventi a più riprese hanno modificato la realtà primitiva della borgata, che rimane però ricca di elementi architettonici di notevole interesse. Al pian terreno di un edificio è da segnalare un portale con architrave modanato, decorato ad ovuli che reca scolpito il simbolo del diamante con rosette e la data 1543. In un corpo aggiunto successivamente si nota un portale a tutto sesto con contorno zigrinato [1]. Un altro edificio presenta sotto ad un piccolo balco, un portale elegantemente scolpito di cui uno stipite è stato traslato. L’architrave rece in rilievo il diamante tra due gigli ed è sostenuto da stipiti e mensole concave decorate con quattro foglioline nello squadro.

Sono da segnalare anche altri due portali: ora tamponati ed in parte distrutti dal tempo di cui uno del 1400, conserva una mensola convessa.

Si notano, ancora, due portali con probabili elementi di recupero: un architrave ammassato e mensole concave. Un edificio con porticato, ora tamponato, ad ampie arcate in pietrame, già stazione di posta, presenta una finestrella in cui sono state accorpate in verticale due mensole del Quattrocento con le foglioline nello squadro.

La rovina di Riccovolto

Nell’insediamento si rileva una casa-torre di probabile origine medievale, ma rimaneggiata nei secoli successivi e la struttura attuale è del XVII-XVIII secolo e presenta un ampio tetto a capanna, a forte spiovente con colombaia nel colmo. Due finestrelle simmetriche al primo piano hanno davanzale a sguscio ed anelli ai lati, di arenaria, inseriti nella muratura per reggere un’asta trasversale. Il portale, a sesto acuto, ha l’arco in tre conci di arenaria con chiave cuspidata. La datazione è tarda per la tipologia che in aree di più bassa quota sarebbe ascrivibile al XV-XVI secolo. I conci angolari hanno bugne arrotondate di significato propiziatorio. Un edificio laterale, ristrutturato ed intonacato conserva ancora la data: 1797.

La rovina Riccovolto

La rovina di Riccovolto, ricostruzione virtuale.

Fonti

  • AA.VV. Insediamento storico e beni culturali alta Valle del Secchia. Modena: Cooptip - Modena, 1981.

Note

[1] Che presenta un aspetto ruvido e granuloso, oppure una serie di righe parallele o un tratteggio molto fitto in conseguenza di un procedimento di zigrinatura

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