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L'ordine Francescano

L'Ordine francescano ha avuto origine ad opera di San Francesco d'Assisi. Egli ottenne nel 1209/1210 dal papa Innocenzo III la possibilità di vivere in modo radicale la povertà evangelica. L'ordine da lui fondato, infatti, a differenza degli altri ordini religiosi esistenti, in particolare agostiniani e benedettini, ebbe il carisma di praticare non solo una vita povera, non possedendo beni quali conventi e terre, ma anche di condurre una vita mendicante.

Gli ordini mendicanti sono quegli ordini religiosi che, non vivendo stabilmente con le rendite del lavoro dei campi o del commercio, vivono di "provvidenza", cioè grazie alle offerte dei fedeli. Tale scelta, come nel caso dei francescani, comporta la necessità di vivere nella povertà più radicale.

Il papa Gregorio X nel II Concilio di Lione del 1274 nelle Costituzioni decretava tra l'altro che:

« Un concilio generale con apposita proibizione ha cercato di evitare l'eccessiva diversità degli ordini religiosi, causa di confusione.

Ma l'inopportuno desiderio dei richiedenti in seguito ha strappato, quasi, il loro moltiplicarsi e la sfacciata temerità di alcuni ha prodotto una moltitudine di nuovi ordini, specie mendicanti, ancor prima di aver ottenuto un'approvazione di principio. Rinnovando la costituzione, proibiamo assolutamente a chiunque di istituire un nuovo ordine o una nuova forma di vita religiosa, o di prendere l'abito in un nuovo ordine. Proibiamo per sempre tutte, assolutamente tutte, le forme di vita religiosa e gli ordini mendicanti sorti dopo quel concilio, che non abbiamo avuto la conferma della sede apostolica e sopprimiamo quelli che si fossero diffusi.

Non vogliamo tuttavia che la presente costituzione si applichi agli ordini dei Predicatori e dei Minori, la cui evidente utilità per la chiesa universale ne testimonia l'approvazione...

Quanto agli ordini dei Carmelitani e degli Eremiti di Sant'Agostino, la cui fondazione risale a prima del concilio generale di cui abbiamo parlato, concediamo che essi possano rimanere nella propria condizione... »

Già alla morte di Francesco, l'ordine da lui fondato si scisse in due rami: gli "spirituali" ed i "conventuali". I primi fecero propria la cosiddetta "Regola non bollata", cioè la regola approvata solo oralmente da Innocenzo III, che concedeva all'ordine ed ai singoli frati di vivere in totale povertà. I secondi, invece, fecero propria la Regola bollata promulgata da papa Onorio III, meno severa, ma altrettanto innovativa.

Più che per il modo di intendere e praticare la povertà evangelica, i due rami si distinsero per il "ruolo" che attribuirono all'ordine. Gli spirituali fecero propria la vita ascetica e mendicante che aveva contraddistinto l'ordine ai suoi inizi; i secondi, invece, preferirono una vita più conventuale e di cura delle anime. Tipica figura di frate conventuale fu sant'Antonio di Padova, noto tanto per la sua povertà radicale, quanto per la sua opera di apostolato.

Nella diatriba sorta si trovarono coinvolti anche i laici aderenti al Terzo Ordine, infatti questi uomini riuniti in fraternità, pur non aderendo alla vita religiosa vera e propria con i tre voti di povertà, castità ed obbedienza, e non essendo nemmeno chierici con facoltà di celebrare la santa messa e confessare, con il loro modo di vivere povero, penitenziale ed in soccorso dei deboli e dei malati in ospedali ed ospizi per pellegrini calcarono l'ideale francescano al punto che videro l'autorità papale dar loro una regolamentazione con la Bolla Supra montem del 18 agosto 1289, emanata a Rieti da papa Niccolò IV e diretta ai 'penitenti lombardi' francescani.

Col passare dei secoli, l'ordine, o meglio gli ordini francescani sono stati oggetto di continui tentativi di riforma. La più ampia è stata quella avviata dai "cappuccini", frati che hanno cercato di coniugare vita conventuale e povertà austera. Questi frati, caratteristici per le lunghe barbe, hanno preso il nome dal proprio cappuccio, più lungo di quello degli altri ordini francescani.

Oltre all'Ordine dei Minori detto Primo Ordine ed a quello detto Secondo Ordine, cioè le Monache sotto l'egida di Santa Chiara (Clarisse), si sviluppò un Terzo Ordine laicale, comunemente detto "de la penitentia".

Fino alla Supra montem del 18 agosto 1289, con la quale Niccolò IV approvava la prima regola bollata dei frati della Penitenza, il Memoriale propositi fu l'unica regola per tutti i penitenti, oltre alle bolle nel frattempo emanate dai sommi pontefici, ai decreti dei vescovi e dei concili e alle modifiche apportate dagli stessi penitenti.

La Bolla Supra montem ha questo incipit:

« In nomine domini. Incipit regula et modus vivendi Fratrum et Sororum Ordinis Continentium sive de Poenitentia, institutus a Beato Francisco anno Domini MCCXX primo. Et bullatus per dominum Nicholaum Papam IV anno Domini MCCLXXXIX, XV kalendas septembris, pontificatus sui anno secundo. »

Ai nostri giorni esistono: il Terzo Ordine Regolare, formato da religiosi con la professione dei tre voti perpetui; l'OFS (ossia Ordine Francescano Secolare), aperto ai laici, uomini e donne, sposati o meno; la Gioventù Francescana (Gi.Fra.), rivolta ai giovani fra i 14 e i 30 anni di età.

Importanti sono i Generalia Statuta del 1549 "Sive Decreta Fratrum Tertii Ordinis Sancti Francisci de poenitentia nuncupati regularis observantiae Congregationis Longobardae in habitu heremitico degentium" : si noti il richiamo antico all'abito eremitico.

Papa Leone XIII, alla fine del XIX secolo, ha voluto porre ordine tra i tanti movimenti nel frattempo nati, e decise di riunirli in quattro ordini, ognuno dei quali ha il proprio Ministro Generale:

  • i tre ordini minori:
    • Ordine dei Frati Minori;
    • Ordine dei Frati Minori Conventuali;
    • Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
  • Terzo Ordine Regolare

Ciò nonostante, nell'ultima metà del XX secolo, sono nate nuove diramazioni: i "Francescani del Rinnovamento" ed i "Frati Francescani Rinnovati" che si ripromettono di rivivere l'originaria povertà francescana non possedendo alcun bene, neanche come ordine, ed i "Frati Francescani dell'Immacolata", nati dai conventuali, che si dedicano, sull'esempio di San Massimiliano Kolbe, alle comunicazioni sociali, alla preghiera eucaristica, diffusione della venerazione alla Vergine Immacolata.

I Francescani, cioè i quattro Ordini e l' OFS laicale, collaborano con le seguenti conferenze:

  • Conferenza dei Ministri generali delle quattro Famiglie francescane: le tre del 1° Ordine e quella del TOR;
  • Conferenza della Famiglia francescana (CFF), che comprende i quattro Ministri generali, la Ministra (o il Ministro) generale dell’OFS e la Presidente della Conferenza Francescana Internazionale del TOR;
  • Conferenza Francescana Internazionale delle Sorelle e dei Fratelli del Terz’Ordine Regolare;
  • Unione Conferenze dei Ministri provinciali;
  • Movimento Francescano (MO.FRA.);
  • Movimento religiose Francescane (MO.RE.FRA.)

Tratto da Wikipedia.org

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